MANIFESTAZIONE CONTRO LA PROROGA DELLA DISCARICA DI MALAGROTTA

NUOVO!

Roma, 5 gennaio 2013



MANIFESTAZIONE CONTRO LA PROROGA DELLA DISCARICA DI MALAGROTTA


Legambiente Garbatella, da sempre in prima linea nella lotta al problema dei rifiuti - sia con l’educazione ambientale nelle scuole, sia con le campagne di  sensibilizzazione, sia nella sperimentazione del porta a porta spinto in alcune zone del quartiere - ha partecipato insieme a Legambiente Lazio e ad altri Circoli romani, alla giornata di mobilitazione, indetta da numerosi comitati ed associazioni, contro la proroga prevista per la discarica di Malagrotta e contro la scelta del nuovo sito, individuato a sole poche centinaia di metri dal "mega-mostro", a Monti dell’Ortaccio.

Con la nostra presenza si è voluto ribadire il totale dissenso verso questa dissennata gestione dei rifiuti che nella sola città di Roma prevede ben 8  diverse modalità di raccolta differenziata con una destinazione del materiale raccolto "incerta, sospetta o quanto meno assolutamente opaca", continuando a gettar via milioni di euro per il pagamento di sanzioni per procedure di infrazione che ci infligge la Comunità Europea, perché da anni si continuano a conferire in discarica rifiuti non trattati.

Non è più procrastinabile una assunzione di responsabilità da parte del Governo, delle amministrazioni locali e di tutti i cittadini che imponga un capovolgimento delle politiche sui rifiuti fin qui adottate che punti sulla loro riduzione e sul loro recupero, dicendo basta a soluzioni fortemente inquinanti recupero per ribaDiciamo basta sia alle discariche sia agli inceneritori o pseudo-tali, e non solo non li vogliamo nel Comune di Roma, non li vogliamo neanche, come ipotizza il Sindaco Alemanno, in provincia.
Perché è assurdo poter pensare di "risolvere" il problema, semplicemente, rigirandolo ad altri comuni i quali si vedrebbero costretti a dover gestire, con gli elevatissimi costi ambientali e di salute che ne deriverebbero - legati all'inquinamento del suolo, delle falde acquifere e dell'aria -, i rifiuti prodotti nella Capitale.
Ma, soprattutto, diciamo no ad inceneritori e discairche  perchè rappresentano "rimedi" oramai obsoleti, consideranti i traguardi raggiunti non solo all'estero ma anche in numerose realtà della nostra penisola, dove i rifiuti non sono più visti come un problema da dover gestire, ma come una ricchezza!

Quello che chiediamo è che si inverta la tendenza e che si affronti seriamente il problema mettendo definitivamente da parte il concetto consumistico dell’”usa e getta”, incentivando quindi la riduzione, il riuso, il riciclo e la ricerca di nuove soluzioni non solo nel gestire correttamente i rifiuti ma, più a monte, nel produrre i nuovi beni.

Sotto ho messo i commenti di Lorenzo e Cristiana presi dal loro sito, ma forse al loro posto potresti mettere tu un commento tuo e/o uno di Tommaso. vedi tu

“In questi anni il Comune di Roma nulla ha fatto se non inventare nuove assurde e sbagliate sperimentazioni come il sistema “duale” o la nuova raccolta con i cassonetti nel Municipio 4, che fa acqua da tutte le parti -dichiara Lorenzo Parlati, Presidente di Legambiente Lazio-. Serve una gestione diversa dei nostri rifiuti, uno stop ai fasulli commissariamenti e super commissariamenti che non hanno portato a casa alcun risultato e un ritorno all'ordinario con l'obiettivo di far passare tutta Roma al “porta porta”, utilizzando bene i 700 milioni di Euro che nel 2013 arriveranno nelle casse AMA grazie ai nostri soldi versati con la tariffa rifiuti."



“E' sconcertante le uniche due cose che Alemanno é venuto a dire a Malagrotta, prendendo per l'ennesima volta in giro i cittadini, é che ha scritto alle altre istituzioni e che la discarica si deve fare fuori del Comune di Roma e così ha risolto i problemi –afferma Cristiana Avenali, direttrice di Legambiente Lazio-. Perché il Comune di Roma e l'AMA non percorrono la facile strada della differenziata, evitando di coltivare fantasiose e costose ipotesi di portare i rifiuti all'estero? Ma quale discarica provvisoria, un primo invaso per tre anni e cinque lotti sono una presa in giro bella e buona, la differenziata non decollerà mai e Monti dell'Ortaccio diventerà una nuova mega discarica.”

Perché è oramai evidente che la mentalità delle persone è cambiata e si può dire che la maggior parte della popolazione sia pronta: basta solo metterla nelle condizioni di operare con sensatezza e renderla consapevole che il suo impegno nel voler cambiare le cose non sia vano!







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